Ma chi era 'sto Balilla?
- magnarini
- 4 feb 2018
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Il fascismo mise in divisa tutti gli italiani: fin da bambini c'era una divisa da indossare e un "titolo" (diciamo così) con cui essere etichettati: figlio della lupa fino a 8 anni, balilla dagli 8 ai 14 anni, avanguardista dai 14 ai 18 anni, e giovane fascista dai 19 in poi. Per le femmine la nomenclatura era diversa, ma il concetto era lo stesso.
Ma da dove deriva il termine "balilla"? Doveva essere un termine importante, dato che diede anche il nome a un modello di FIAT dell'epoca.

Giovan Battista Perasso, detto Balilla (Genova 1735-1781), è una popolare figura storica di patriota della Genova del Settecento.
In lui viene identificato il giovane da cui il 5 dicembre 1746 prese le mosse la rivolta popolare contro gli occupanti austriaci (durante la Guerra di Successione austriaca) nel quartiere genovese di Portoria.
I soldati austriaci pretendevano di essere aiutati ad estrarre fuori dal fango un pezzo di artiglieria, così il ragazzo lanciò un sasso contro di essi: fu la miccia che fece esplodere la rivolta popolare. Il 10 dicembre 1746 la città fu così liberata dalle truppe austriache.

Non esistono prove documentali: tutto si basa solo sulla tradizione popolare.
Il mito del Balilla fu alimentato e ingrandito principalmente in pieno Risorgimento. La sua figura fu poi ulteriormente enfatizzata dal fascismo.
Balilla o Ballilla è il diminutivo di balla ("palla"): può essere tradotto letteralmente con "pallina" e doveva essere un appellativo riferito ai bambini molto comune nella lingua ligure di Genova, insieme a Ballin ("Pallino") e Balletta, tuttora in uso.
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