Il disastro del Challenger: una causa imprevedibile
- magnarini
- 10 gen 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Il 28 gennaio del 1986 lo Space Shuttle Challenger esplose durante la fase di decollo. Fu una doccia gelata per gli Stati Uniti e per il mondo, non abituato a questo genere di tragedie. Non c'erano forse alla NASA le migliori menti del pianeta?
La successiva indagine svelò le cause del disastro: in un progetto complesso del valore di vari miliardi di dollari, il disastro fu provocato da un componente del valore di pochi centesimi.
Qui sotto: il video dell'incidente
Nel video notate gli enormi serbatoi sulla "pancia" dello Shuttle: essi contengono il propellente che fornisce la spinta necessaria a sfuggire alla gravità terrestre. Tali serbatoi sono formati da più parti innestate una nell'altra; tra un settore e l'altro sono presenti guarnizioni (O-ring) che impediscono la fuoriuscita di carburante. Delle normali tenute insomma, dal valore commerciale basso.
Quella mattina di gennaio a Houston era particolarmente freddo, una temperatura al di sotto della media abituale. La gomma (diciamo meglio la plastica in generale) tende ad irrigidirsi con il freddo, di conseguenza la guarnizione non aveva la flessibilità necessaria a seguire le deformazioni del serbatoio. Questo provocò la fuoriuscita del carburante, che incendiandosi a contatto con la fiamma dei motori provocò la tragedia.
Una banale guarnizione ha causato il fallimento di un progetto da miliardi di dollari, e la morte di un intero equipaggio. Troppo concentrati su motori, scudo termico e sistema di navigazione, gli ingegneri migliori del mondo hanno trascurato un pezzo di gomma...
"La superficialità è la madre di tutte le cazzate"... il mio proverbio preferito. Però, in questo caso, mi sento di assolvere il team di progettazione. Era davvero molto difficile prendere in considerazione questo aspetto apparentemente banale. Se nel vostro lavoro avete mai avuto a che fare con la progettazione , probabilmente sarete d'accordo con me.
Qui sotto, un video che spiega meglio quanto appena detto: in verde le guarnizioni (O-ring), in giallo le pareti del serbatoio, in arancione il propellente.
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