Curiosità legate alla Storia, parte 1
- magnarini
- 21 gen 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Perchè si dice "passare la notte in bianco"? E il termine "sbolognare" è in qualche modo legato alla città di Bologna? Quasi 40 anni fa iniziai ad appuntare tutte queste curiosità legate alla Storia, man mano che ne venivo a conoscenza. Scritte prima sul retro della copertina di un quaderno delle Medie, anni dopo copiate su un più elegante quadernone a copertina rigida, e infine trasferite a computer. Più che una passione, la definirei un'ossessione...
Provo oggi a iniziare questa rubrica di curiosità, sperando che possiate trovarne alcune di interessanti.

Perché si dice “passare la notte in bianco”?
Il termine risale al Medioevo, precisamente all’epoca della cavalleria. L’aspirante cavaliere alla vigilia del giorno del giuramento e della consegna della spada veniva portato in una cappella dove trascorreva la notte in preghiera, vestito di bianco: per questo era chiamata la veglia d’armi o anche la notte bianca. Di qui l’espressione di oggi, con il significato di notte senza dormire.

Da dove deriva il termine "sbolognare"?
Questo termine significa appioppare una fregatura a qualcuno, e in effetti sembra sia legato alla città di Bologna. Nel Medioevo gli orefici bolognesi avevano fama di produrre oggetti di oro falso o comunque di metallo di bassa lega, ma molto simili agli originali, per cui spesso ignari clienti finivano truffati.

Perché si definisce “portoghese” chi entra ad una manifestazione senza pagare?
Pare che l’espressione sia nata a Roma nel ‘700, in occasione di una festa organizzata dall’ambasciata portoghese presso la Santa Sede. L’ambasciatore fece sapere che i connazionali avrebbero potuto prendervi parte senza invito, semplicemente presentandosi come tali; in pratica poté entrare chiunque si dichiarasse portoghese.

Perché il colore magenta si chiama così?
Nel 1859 si svolse a Magenta, in Lombardia, sulle rive del Ticino, una battaglia della Seconda Guerra d’Indipendenza. Alla fine dei combattimenti il fiume, pieno di cadaveri, aveva assunto, a causa del sangue dei soldati caduti, quella colorazione rossa che oggi viene appunto detta magenta.

Perché Ernesto Guevara era soprannominato “il Che”?
Ernesto Guevara era Argentino. Nel 1955, a Città del Messico, dove lavorava come medico allergologo, conobbe Fidel Castro, che gli propose di unirsi al movimento rivoluzionario cubano in qualità di medico. E proprio i cubani gli affibbiarono il nomignolo di "Che", per la sua abitudine di intercalare le frasi con questa tipica espressione argentina. In effetti in Argentina la si usa colloquialmente per richiamare l'attenzione ("Entendiste, che?", "Hai capito, tu?"). Abitudine ereditata dalle popolazioni indigene.

Perché le scale a chiocciola dei castelli, nella maggior parte dei casi, salgono in senso orario?
La maggioranza dei cavalieri tirava di spada con la mano destra; ciò significa che coloro che difendevano il castello dall’intrusione del nemico dovevano poter godere di maggior facilità nel manovrare l’arma. Infatti, scendendo le scale in senso antiorario, il lato destro non incontrava l’ostruzione della colonna attorno alla quale si avvitava la scala. Ostacolo che, invece, rendeva più difficile al nemico salire a spada sguainata.

Perché le matite sono prevalentemente dipinte di giallo?
Nel 1800, la grafite (materiale di cui è fatta la mina) di qualità migliore proveniva dalla Cina. I fabbricanti, soprattutto americani, cercavano il modo di far sapere ai consumatori che le loro matite contenevano l’ottima grafite cinese. Poiché in Cina il giallo è associato ai concetti di nobiltà e rispetto, i produttori di matite cominciarono a dipingere i loro pezzi di quel colore, simbolo di qualità eccelsa.
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